Lisa Ginzburg al Classico con “Una piuma nascosta”
Venerdì, 16 febbraio alle ore 18.30 nell’Aula magna del Liceo Classico Publio Virgilio Marone si terrà l’incontro aperto al pubblico con Lisa Ginzburg che presenterà “Una piuma nascosta” [Ed. Rizzoli].
L’Istituto in collaborazione con i Presidi del Libro e la Librellula ha allestito una rassegna letteraria con prestigiosissimi autori, ricordiamo Paolo Di Paolo e in questo secondo appuntamento Lisa Ginzburg, formatasi alla Normale di Pisa e specializzata in mistica francese del Seicento, già direttrice di cultura della Unione Latina. La scrittrice collabora con Avvenire, Gazzetta del Mezzogiorno, Il Foglio e Nazione indiana e vive e lavora tra Roma e l’Umbria. Tra i suoi libri ricordiamo “Desiderava la bufera” (Feltrinelli, 2002), “Colpi d’ala” (Feltrinelli, 2006), “Per amore” (Marsilio, 2016), “Buongiorno mezzanotte, torno a casa” (Italosvevo Edizioni, 2018), “Pura invenzione. Dodici variazioni su Frankenstein di Mary Shelley” (Marsilio, 2018), “Cara pace” (Ponte alle grazie 2020), “Jeanne Moreau. La luce del rigore” (Giulio Perrone 2021) e “Cercavo un’immensità. Vita di Clarice Lispector” (rueBallu Edizioni, 2022).
Accoglieranno l’autrice la dirigente professoressa Giovanna Cancellara, la presidente del Presidio Orietta Limitone e la professoressa Grazia Procino, che dialogheranno con la Ginzburg.
“La protagonista di “Una piuma nascosta” si chiama Rosa ed è la figlia di una coppia di Terni che si è trasferita in Toscana per lavorare nella villa Quercetana al servizio dei Manera. I Manera non hanno figli e dopo una lunga trafila riescono ad adottare in Moldavia Tan. Cresciuto in orfanatrofio, in una realtà difficile, il ragazzo è molto chiuso, e solo Rosa sembra trovare la chiave giusta per comunicare con lui: lo impegna in giochi di carte e asseconda il suo gusto per il linguaggio, creando con un lui un gergo che capiscono solo loro. In più lei è l’unica ammessa alla buca che lui ha scavato in giardino per crearsi un luogo tutto suo. Mentre Rosa guarda con grande ammirazione Enrica, la raffinata e colta madre adottiva di Tan, lui è attratto dai genitori della ragazza, che sono gente semplice e diretta. Nell’ultimo tempo della storia, ormai trentenni, Rosa e Tan, che si erano persi di vista dopo un momento di scontro e di incomprensione, si ritrovano a Natale nelle rispettive case. Un romanzo su una corrispondenza di anime, sulla fatica di riconoscersi all’interno della propria famiglia, e sulla necessità di trovare la propria direzione nella vita, di là da ogni condizionamento, anche quello amoroso.”