Gioia non è città. Né a misura di bambino Né a misura di persone portatrici di disabilità [foto]
“L’inciviltà cresce fra incuria, sporcizia, mancanza di sicurezza e il fai da te dell’abusivismo“. A cura di Franco Deramo
Chi ha i figli non più piccoli, diventati grandi, non ne parla più.
Solo chi rimane in città si accorge delle tante storture che è costretto a subire.
Chi va fuori a fare le vacanze, come in questi giorni trascorsi, pensa ad altro.
Carrozzelle, carrozzine, passeggini?
Arrangiatevi!
Ma, andiamo con ordine.
Andiamo a MONTURSI, la frazione di Gioia del Colle sulla strada provinciale che porta a Laterza, provincia di Taranto.
A dieci chilometri da Gioia.
Immersa in boschi.
Proprio sulla strada, quasi a bordo della strada c’è una chiesetta dedicata a San Giuseppe.
Tutto ruota intorno alla chiesetta e all’attiguo parco giochi per bimbi, attrezzata ad area pic-nic.
Un bel miscuglio.
O giochi o mangi.
Chi mangia di fatto “impedisce” di giocare, chi gioca infastidisce chi mangia.
Chi li tiene fermi i piccoli?
Il parco giochi non è recintato.
È un pericolo serio per i bimbi lasciati liberi, devi seguirli per forza, sono imprevedibili.
Infatti, l’ingresso al parco diventa area di parcheggio per quattro o cinque auto “fortunate” e via di fuga che porta sulla strada provinciale.
La mancata recinzione fa il resto.
Fra la cappella e il parco giochi c’è una strada.
È asfaltata per soli 10 metri!
Che bella idea!
Son finiti i soldi?
E proprio qui?
La strada è super trafficata soprattutto da camion che trasportano acqua prelevata da un vicino pozzo artesiano.
Venite a vedere!
Ad ogni passaggio: andata e ritorno dei camion si alza un nuvolone di polvere bianca.
È stata capace di rivestire come neve lunghi tratti della foresta che racchiude il parco giochi per bimbi, il parco stesso dove è impossibile poter mangiare e passeggiare nel bosco.
Vado al parco giochi in collina, fra i boschi e trovo più inquinamento di PM10 che in città.
Che idea geniale!
Quanta cura per i bimbi!
Che dire poi della pulizia del parco?
Alla insipienza delle scelte dei tecnici e dei politici si aggiunge l’inciviltà di quei cittadini che disseminano il parco giochi-pic-nic di cannucce di plastica, di bicchieri di plastica, di residui di cibo, di cicche di sigaretta, di ogni schifezza, tanto, chissà se loro torneranno mai qui.
Mica hanno bambini piccoli da portare al parco giochi qui!
Tanto incivili da divellere, sradicare, panchine, panche e tavoli ben conficcati nel terreno!
Che dire?
È qui la festa?
Se le scelte politiche sono sciatte, sbagliate, fatte senza criterio e senza responsabilità, tanto, chi se ne frega per il resto?
A maggior ragione si crea terreno di coltura per l’inciviltà.
Qui, a MONTURSI, dilaga!
Parliamo delle giostrine.
Ne vogliamo parlare?
Sono marcite, marcite alle fondamenta conficcate nel terreno.
Sono piene di rischi per i ragazzini.
Prima, però, parliamo di PULIZIA.
Si, di pulizia.
Solo perché sono, siamo in aperta campagna devono/possono essere sporche.
Per curiosità, andate a vedere.
Non lo “sporco” del bosco: aghi di pino e foglie.
No. Sporco antico, di polvere e ragnatele che, miste ad incuria e tanta polvere fanno il non uso dei giochi.
Si: sporco antico, accumulato, segno di abbandono, di sciatteria.
Tanto, per quei pochi che ci vanno!
E poi: “qui siamo in campagna!” mi ha detto un tecnico comunale.
Evidentemente, per lui, qui si può essere sozzi!
Gli scivoli? Le giostrine preferite.
Allo SPORCO, aggiungete la mancanza di SICUREZZA.
Le paratie laterali alla scaletta di salita in alcuni scivoli mancano.
Sei obbligato tu a salire fino in cima per proteggere i piccoli.
I bimbi sono imprevedibili.
Evidentemente i pannelli protettivi sono stati rubati! A qualcuno sono piaciuti.
Meglio non sostituirli!
E gli scivoli?
Li puliscono i pantaloncini dei bimbi!
Se qualcuno– di quelli preposti a doverci pensare perché amministratore-gestore –se quel qualcuno ci pensasse a questo stato di incuria e di degrado, non sarebbe male.
E che dire delle altalene?
Controllate i seggiolini: hanno i bulloni e qualcuno è stato sbullonato.
Sono due mesi che ho visto: nessuno se ne preoccupa.
Che dire?
SICUREZZA e IGIENE sono ALLEATI.
Dobbiamo aspettare un altro finanziamento fiammata?
Forse, più che un divieto di sosta, fra poco ci sarà bisogno, c’è bisogno di un bel DIVIETO DI ACCESSO!
Andiamo ora in CITTÀ: VILLA PINTO, l’angolo, anzi l’angolino più verde e più fresco, l’unico, della Città.
Per i bimbi è in corso il rifacimento completo dell’angolo a loro riservato: lavori necessari!
Senza fretta! Mi raccomando.
Un cantiere aperto che si avvia a festeggiare il suo compleanno di lavori FERMI!
Una bella candelina da spegnere!
Utilizzo rinviato all’inverno?
Da sperare!
I lavori pubblici hanno tutti questa caratteristica: sappiamo quando cominciano, solennemente, magari con tanto di taglio di nastro il più delle volte, ma, non conosciamo mai la fine dei lavori.
Infatti, qui non si è avuto cura neanche di scriverla quella fatidica data!
Vedete!
È possibile dare un’occhiata alla INCIVILTÀ DIFFUSA DEI CITTADINI?
– Bisogni di cani non rimossi, non raccolti: un’indecenza!
Se ci passi sopra con il passeggino sei fritto!
Tu te ne accorgi.
Sporchi mezzo mondo.
Non sai dove lavare!
Devi tornare a casa per pulire.
Se ci passi sopra con la bici?
Povero chi capita.
– Bottiglie di vetro abbandonate in bella vista:
inciviltà, il più delle volte frutto di bravate notturne, allegre comitive, giovinastri irresponsabili.
Utilizzate come oggetto da tiro a segno.
Se si frantumano, se vengono prese per continuare a giocare?
Devastante!
I piccoli non conoscono e non sanno valutare il pericolo.
Non conosco gli interventi di pulizia programmati.
Quel vetro abbandonato…un grave potenziale pericolo.
Un rimedio ci deve pur essere!
Per esempio, delle belle telecamerine.
–Carte, carte di ogni tipo, pubblicità, giornali.
In giornate di vento è uno spettacolo.
Pulizia dei viali?
Sarebbe bello poter registrare gli interventi!
– Un vigile per il parco, per i parchi più accorsati, che possa controllare persone e animali, quelli che fanno l’uso sbagliato del parco, magari da multare?
Nemmeno l’ombra: tutti dediti alle pratiche d’ufficio?
L’ordine pubblico può attendere!
L’educazione civica può attendere!
Non disperate!
I cittadini temono solo le multe!
Facciamo ora un giro col passeggino in Città.
Se volete essere “tranquilli”, EVITATE I MARCIAPIEDI.
Erano marciapiedi!
Ora sono, nella maggior parte, prolungamento soprattutto dei negozi di frutta e verdura, ma anche di altro. E non solo per l’esposizione della merce in vendita, ma anche per l’accatastamento delle cassette, di plastica o di cartone svuotate.
Nulla, ovviamente, contro i venditori.
Ma perché l’Amministrazione Comunale non disciplina, non amministra, PER TUTTI, queste attività che si espandono intralciando il passaggio per persone portatrici di disabilità o per carrozzini?
Che dire di quei negozi, quelle attività, che si recintano con maxi fioriere che INVADONO lo spazio pubblico, tanto da non consentire il passaggio alle carrozzine?
Proprio vero: u’ dritt camb la cas(e)!
Finché la barca va, lasciala andare!
L’altro giorno, vista l’inutilità della denuncia fatta alla Polizia Locale, per passare, mi sono fatto largo da solo.
Ho spostato di 20 cm le pesanti fioriere.
Le ho arretrate.
Operazione che non mi va di fare nemmeno a giorni alterni!
Ma, sui marciapiedi c’è di tutto.
Dalle paline per la segnalazione stradale, ai pali mannesman della pubblica illuminazione, alle cassette elettriche che riducono la percorribilità del marciapiede: tutte piazzate incuranti dello spazio che avrebbero occupato e del fastidio che avrebbero recato alla percorribilità dei pedoni e delle carrozzine.
Nessuno verifica, nessuno controlla.
Rimedio? C’è!
Le ditte che si accreditano per lavorare con il Comune, in quella sede, sottoscrivono per accettazione, cioè sin dalla fase di dichiarata disponibilità, PROTOCOLLI o DISCIPLINARI chiari, espliciti, ben vincolanti. Con Penali!!!
Che dire delle riduzioni, delle passerelle per salire suoi marciapiedi?
Strettoie non valicabili per alcuni.
O non ci sono, o sono alla parte opposta di dove servono a te, o sono di un taglio mini, stretti, inutilizzabili per due passeggini accostati, o sbucano davanti a negozi invasivi che, anche se dovresti riuscire a passare, non ti danno la possibilità di passare.
Potrei continuare!
LE FOTO DIMOSTRANO, DOCUMENTANO QUELLO CHE DENUNCIO.
Percorrendo, portando a passeggio i piccoli, non puoi non guardare, non puoi non subire!
E che dire di quei marciapiedi che sono stati “tagliati” per consentire lo scarico di acque piovane?
O per consentire comodi accessi ai passi carrabili,incuranti dei problemi di viabilità per culle e carrozzine?
C’è da osservare che ognuno si è organizzato come meglio ha creduto.
E ha liberamente fatto quello che più gli è piaciuto!
Dov’era l’Ufficio Tecnico Comunale?
Dov’era la Polizia Locale?
Un grande abuso.
Un gran disordine.
Una grande, diffusa illegittimità!
Certo, la colpa non è tutta di questa Amministrazione Comunale.
Non sono così folle da non saper guardare che certi abusi, certe pretese nel tempo sono diventati la regola, la norma, il frutto dell’illegalità e dell’abusivismo, del fai da te.
Ora, il cittadino che ha bisogno di camminare protetto sul marciapiedi, non lo è più.
Non parliamo delle rotonde sulla ex SS100.
Potremmo continuare!
Ad ogni strada la sua illegittimità!
CHE FARE?
Ci sarebbe la possibilità di COMINCIARE LA GRANDE BONIFICA: quartiere per quartiere, isolato per isolato, strada per strada.
OCCORRE INTERVENIRE RADICALMENTE ALMENO SU, 10, 20 STRADE L’ANNO.
COMINCIARE!
INVERTIRE UNA TENDENZA.
VOGLIAMO VEDERE I PROGRESSI.
Occorre fare UNA SCELTA DI CIVILTÀ.
Un segnale di voglia di restituire percorribilità ai bambini e alle persone portatrici di disabilità.
DARE ANCHE A LORO LA POSSIBILITÀ DI VIVERE LA CITTÀ IN TUTTI I SUOI SPAZI, SPECIALMENTE QUELLI VERDI.
Cominciando, magari, a partire dalla sede Comunale: scendete e andate oltre la piazzetta, al panificio Lorusso, per esempio.
Provateci!
Sei costretto a rimanere … per strada!!!
Davanti ai servizi necessari, farmacie, panifici, negozi di frutta e verdura bisogna fare due o tre postazioni di sosta a tempo (massimo 10’), una riservata per le persone portatrici di disabilità, donne in cinta, con carrozzini.
Un’ultima considerazione e una richiesta per questa carrellata.
Il marciapiede di via Manin, di fronte al bar Rossini, che circonda il municipio, merita una telecamera per rilevare quei proprietari di cani che NON PULISCONO.
Una indecenza che si ripete ogni giorno.
Una pesante multa li civilizzerebbe, i proprietari, non i cani!
E poi?
Ciliegina sulla torta.
Sindaco, quell’angolo è inguardabile.
La pietra da bianca è diventata nera!
Non storica, nera di vergogna.
Angolo preferito dai cani.
Perché non lavarlo?
Perché non pulirlo?
E le cacche dei piccioni sul marciapiedi di fronte al bar Rossini?
Tutti pensano a farne il peggior uso possibile di quel marciapiedi.
Bisogna restituire, igiene alla Città, vivibilità e sicurezza ai bambini e alle persone portatrici di disabilità in carrozzella di Gioia del Colle.
Non promesse, non annunci, ma operatività e fatti concreti.
Capisco!
Ora siamo ancora in ferie, o stanchi per le ferie fatte.
Quando ne vogliamo parlare?








Grazie sig.Franco. Segnalare lo stato di degrado, di incuria, in cui versa il nostro comune è cosa buona e giusta. Atteso che i nostri assidui frequentatori del municipio non si accorgono del colore dei marciapiedi e delle strade che circondano lo stesso palazzo. Non sanno che i marciapiedi sono per i pedoni e non per le piante spontanee. Il mio paese je musct (è più che sporco). Non solo per colpa di chi è incaricato, è pagato per pulirlo ma anche per il senso di inciviltà presente in tantissimi di noi. È un fatto culturale. È il sentirsi estranei alla comunità. È lo spirito individualista cresciuto in noi. È la mancanza di sensibilità verso il patrimonio collettivo. Quando leggo degli innumerevoli eventi culturali (?) a Gioia mi chiedo se gli stessi hanno una ricaduta sul nostro comune e di che qualità. Se il rispetto delle cose comuni si è assentato qualcosa significherà. O no?
Sig. Franco è da anni che segnalo una serie di inciviltà nel nostro Comune. Nel lontano 1998 feci approvare una ordinanza sui cani ( pulizia di deiezioni feci e diveto di circolazione nei giardini comunali, per la sicurezza di bambini ed anziani). Vorrei conoscere quante multe sono state comminate a chi sporca e non pulisce queste deiezioni. Sicuramente resterei negativamente sbalordito. Sei mesi fa ho chiesto al Comandante della polizia locale di intervenire e di fare un’ulteriore ordinanza per obbligare i possessosri di cani a dotarsi di bottiglietta di acqua con candeggina o altro disinfettante, da versare agli angoli degli stabili, luoghi preferiti dai cani per le loro pipì, onde evitare lo scempio di striature nere che insozzano i pavimenti e danno una cattiva immagine della città non solo a noi gioiesi, ma anche a forestieri e turisti. A tutt’oggi non credo che si sia fatto qualcosa in merito.
Chi non ha cura e rispetto del nostro paese … potrebbe andare a vivere altrove!
Sicuramente va fatto di più ma ancora più
giusto sarebbe insegnare civiltà a chi non ne possiede e fra questi ci metto anche chi parcheggia dinanzi ai varchi dei marciapiedi impedendo il cammino ai disabili.Si torna al punto di partenza,siamo noi a fare il paese e credo che qualche multa non guasterebbe.