Un caro ricordo per la signora Tina Pastore
Un suono di campana triste in un mezzogiorno di sole. Un’anima bella volava in Cielo per festeggiare il Natale con la gioia del Salvatore del mondo.
Così ci ha lasciato la nobile persona della Signora Tina Pastore, adorata Mamma del medico Peppino Pastore. Descriverla è difficile elencare tutta la Sua vita sempre dedicata all’aiuto del prossimo. Nessuno l’ha mai fermata! Nemmeno la morte quando le ha portato via il Suo sposo e l’adorato figlio Marzio, Oculista. Ancora di più il suo cuore si è prodigato ad aiutare anche i bambini della lontana Africa. Sempre dolce materna sorridente, accoglieva tutti con un sorriso, un bacio una bella parole.
Ho vissuto con lei molte domeniche, dopo la messa delle otto, insieme alla defunta e cara Elisa Marzano. Nella veranda piena di fiori profumata di rose, con il canto di passeri gustavamo il caffè meditando sul Vangelo e ricordando amici che non c’erano più. Tutto parla di Lei. Il portone con le bellissime piante, il ricordo di un gatto, di un pappagallino che l’aspettava ai vetri del portone, la sua tartarughina che le donava dolcezza nel suo immobile corpo. Il borgo di San Domenico perde una fata buona, una presenza importante per la Chiesetta dedicata alla Madonna del Santo Rosario. I primi suoi mughetti per lei, i lunghi rosari, la cura nell’addobbo insieme ad altre sue amiche che la circondavano nel preparare il sepolcro, l’altare per le feste importanti, soprattutto per la festa della prima domenica di ottobre, la “Medaglia Miracolosa”. Alla processione della Madonna sempre presente nel portare il cordone, anche quando l’anno scorso, non ce la faceva più a camminare e si appoggiava ad un’altra resistendo alla stanchezza. Brillavano i suoi occhi di gioia quando c’era una festa in chiesa. Quegli occhi che hanno pianto per persone care andate via. Bastava guardarla per capire il suo pensiero.
L’ultima volta che sono andata a trovarla, mi ha guardata con tutto l’amore di una mamma e mi ha detto: “Ti penso sempre e ti voglio bene, perché sei sola”. Trattengo a stento le lacrime mentre scrivo. Un periodo per me non sereno dopo il Covid. Non so come potrò fare nel passare guardando il suo portone e le sue piante. Ogni viso di Madonna, un lume, un quadro sacro, un ninnolo è l’impronta del suo cuore. Stamattina nella veranda piena di sole, improvvisamente è spuntata una rosa. Un segno divino del Cielo per una Mamma che sembrava eterna e che ci rasserenava con il suo amore.
Arrivederci Tina, sarai sempre presente nel tuo banco, accanto all’effige della Madonna del Rosario di Pompei, ci mancheranno le tue preghiere i tanti racconti di cose accadute che solo tu sapevi raccontare. Prega per noi, non ci dimenticare. Ora vola tranquilla con l’animo puro e sereno. Ti aspettano gli Angeli e quella luce accecante di Dio, premio di chi sulla terra ha onorato e adorato il Suo nome e quello di Cristo Gesù e della Vergine Maria. Fai Buon Natale con i tuoi cari che incontrerai, anche se per noi sarà triste il distacco.
Un bacio Tina, l’ultimo ma il più caldo che possa riscaldare il tuo viso gelido che la morte ha spento. Non ti dimenticherò mai.
Arrivederci all’abbraccio finale.
Marisa D’Elia