Lo stabilimento Ac Boilers ex Termosud “deve tornare a produrre quanto prima!”
“Gli ultimi 7 mesi sono stati complessi per noi dipendenti della AC Boilers di Gioia del Colle (ex Ansaldo Caldaie), in regime di cassa integrazione ordinaria dallo scorso 8 gennaio.
Anche gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una totale assenza di strategia industriale ma mai come nel caso attuale si era verificata una sospensione a zero ore così duratura e preoccupante dello stabilimento, con relative perdite pesanti sulle retribuzioni.
Nell’ultimo periodo abbiamo ricevuto una sola notizia in grado di infondere un briciolo di speranza nei lavoratori: la chiusura positiva della lunga trattativa tra gruppi societari, complice anche l’atteggiamento prudente e responsabile delle OO.SS, che ha portato all’ingresso del fondo di investimenti tedesco, Mutares, come nuovo socio di maggioranza del gruppo SOFINTER, di cui fanno inoltre parte Macchi, Macchi Romania, Porto Marghera e Itea e CCA, aziende che invece godono di ottimo stato di salute.
In tre mesi Mutares ha immesso nuova liquidità all’interno del capitale sociale, ripianato gran parte dei debiti ed estinto il leasing pendente sullo stabilimento gioiese, quest’ultimo in passato determinante per risollevare le finanze di tutto il gruppo.
Operazioni economiche di rilievo, certamente utili a restituire credibilità alla nostra azienda agli occhi di clienti e fornitori, ma non sufficienti a restituirci quella dignità e il diritto di riprendere a lavorare sulle nostre postazioni.
Anche agosto è volto al termine, e quello che per molti lavoratori dovrebbe essere un mese di divertimento e relax, è stato per noi dipendenti di AC Boilers, un mese di preoccupazioni e restrizioni.
Il 2 settembre, dopo gli incontri al MIMIT e a Gioia del Colle dai quali non è emersa nessuna nuova buona in prospettiva di una ripresa delle attività produttive nello stabilimento gioiese, è previsto l’ennesimo incontro tra nuova dirigenza aziendale e rappresentanze sindacali. Da questo incontro ci aspettiamo dalla società chiarezza e certezze sul nostro futuro lavorativo.
Alle Istituzioni politiche di ogni livello, ed in particolar modo alla Regione Puglia, per tutti i finanziamenti che ha erogato e continua ad elargire per ITEA e CCA, invece rivolgiamo il nostro appello:
– sostenete e supportate attivamente la nostra vertenza;
– vogliamo conoscere quanto prima quale sarà il nostro destino.
In caso contrario, qualora da parte delle Istituzioni non vi fosse il supporto necessario e nel caso in cui l’azienda non intenda impegnarsi concretamente per il rilancio del sito produttivo, insieme alle organizzazioni sindacali che ci rappresentano metteremo in campo tutte le iniziative di lotta necessarie per difendere, ancora una volta lo stabilimento di Gioia del Colle. Il tempo delle attese è terminato, ora è tempo di risposte concrete”.
RSU e direttivi FIM-FIOM AC Boilers