Sparita la “botte” dipinta dai ragazzi dell’I.C. Carano-Mazzini
Davvero inspiegabile oltre che assurdo il furto di una delle “botti” in corsa il 4 agosto scorso nella settima edizione del Palio delle Botti, per l’esattezza quella dipinta dagli studenti della scuola primaria dell’I.C. Carano-Mazzini e spinta in gara per il trofeo “Piccoli spingitori crescono” da Flavio Carnevale e Christian Colacicco di 5^E.
Trattandosi di un oggetto che difficilmente passa inosservato oltre che complicato da portar via, si spera si tratti di un malinteso e che chi l’ha presa in custodia, magari in vacanza e lontano dai social, prenda contatto con gli organizzatori per chiarire l’equivoco.
“Dopo il Palio – precisa il presidente dell’associazione Claudio Santorelli – le botti vengono portate nuovamente nel chiostro del Comune per essere ammirate dai turisti presenti a Gioia nelle giornate successive alla manifestazione. Successivamente le botti grandi ritornano alle cantine di appartenenza mentre le piccole vengono affidate per un anno alle scuole o alle associazioni che le hanno dipinte e poi riconsegnate all’associazione.”
Ricordiamo che le botti “grandi” sono acquistate e fatte dipingere dalle Cantine che decidono di partecipare al Palio, di fatto proprietarie delle stesse, mentre quelle “piccole” dipinte dagli Istituti scolastici o dalle associazioni vengono acquistate dal Palio e dipinte a spese dell’associazione che a fine gara può tenerle per un anno prima di riconsegnarle al Palio delle Botti che può disporne come vuole – le abbiamo anche viste nelle vetrine di alcuni esercizi commerciali -, per poi un giorno essere esposte insieme ai cenci nel museo del Palio, ad oggi non ancora istituito.
Di seguito l’annuncio comparso nei giorni scorsi sul profilo del Palio delle botti: “Al termine della serata conclusiva del Palio, è stata sottratta da piazza Plebiscito, la botte realizzata dall’istituto comprensivo “Carano-Mazzini” per il Trofeo “Piccoli spingitori crescono”. In caso di ritrovamento si prega di contattare il seguente recapito telefonico: 3389582599.”
Al primo annuncio il 13 agosto scorso ne è seguito un secondo nel quale l’associazione comunica di aver sporto denuncia di furto alle autorità competenti e che nei prossimi giorni si visioneranno le telecamere di sorveglianza, “con la speranza di risalire agli autori di questo ignobile gesto.”