Eventi a margine del Palio: Carpe Sidera di Teatralmente Gioia e Bailemos/foto
di Dalila Bellacicco
Tra gli eventi in calendario nel Palio delle Botti 2023 ve ne sono alcuni di cui si è parlato davvero molto poco – forse perché marginali per tempi e logistica – cui vorremmo dare “voce” sia per il totale e gratuito impegno che ha visto protagoniste associazioni, compagnie teatrali, scuole di ballo e pittori sia per aver trattenuto e portato a Gioia pubblico sottratto ad altre città che in quei giorni hanno ospitato concerti gratuiti di personaggi “blasonati” come Elettra Lamborghini e Loredana Bertè, registrando il sold out.
In particolare ci riferiamo al Comitato del Quartiere Rinascita che si è mobilitato per “colorare a festa” le periferie ed a coloro che hanno comprato le stoffe e cucito le bandiere, le hanno appese, hanno allestito mercatini artigianali, curato l’animazione dei piccoli, recitato e danzato e nei giorni successivi – con Umberto Colapinto e la sua CuberArt – creato gallerie d’arte sotto le stelle, il tutto – lo sottolineiamo – con assoluta gratuità, senza nessun rimborso spese o gettone di presenza, portando anche le strumentazioni e dedicandovi tempo e impegno.
I PROTAGONISTI
Ad introdurre le serate il patron del Palio Claudio Santorelli, l’assessore alla Cultura Lucio Romano, la presidente del Comitato del Quartiere Rinascita Daniela Angelillo e gli animatori Gegè (Vincenzo Donvito) ed Elio Girardi. In programma anche il Centro equestre DG Arabian Stable di Giuseppe Colapinto e Dominique Castellaneta. A curare la rappresentazione teatrale “Carpe Sidera” la compagnia Teatralmente Gioia, – presidente Mattia Angelillo – e ad animare con balli spettacolari, la scuola di danza Bailemos di Antonio Laterza.
Presente anche l’Associazione per la promozione della salute mentale “Il Tasso” presieduta da Angela Rella, che oltre ad aver offerto una bellissima botte disegnata dal M° Mario Verrastro per il Trofeo “Spingitori crescono”, ha anche allestito un piccolo mercatino con manufatti artigianali.
“CARPE SIDERA” CON BIANCA LANCIA E FEDERICO II
Il 3 agosto in prima assoluta nell’anfiteatro di Piazza Pertini ed in replica il 4 in Piazza Dalla Chiesa, Teatralmente Gioia ha portato in scena “Carpe sidera” – rappresentazione teatrale trasposta dall’omonimo poemetto edito Gelso Rosso di Susanna De Mattia illustrato da Valerio Pastore, già presentato nel Chiostro il 19 giugno del 2022 con un format inedito, un vero capolavoro di arti performative – recitazione, musica, arte – che tanto successo riscosse sia per le letture recitate da due attori professionisti – Guendalina Losito e Erick Bronze – che per la musica medioevale scritta ed eseguita per l’occasione dagli InCantus (Ilaria Stoppini al flauto, Nanni Chiapparino alle percussioni e Domenico Lopez al liuto). In quella magica serata – la stessa in cui venne suggerito di ideare con i testi di Susanna una rappresentazione teatrale – le statue in pietra di Bianca e Federico scolpite dal M° Mario Vacca si stagliavano in primo piano e sullo sfondo con un effetto scenico molto suggestivo.
Nelle due serate del Palio davvero ottima la regia di Augusto Angelillo, che in giugno colse subito l’appello, un po’ meno la resa tecnica, sia per il vento che “entrava” nei microfoni che per problemi audio e la scelta di musiche, non sempre “indovinate”. Brillanti e disinvolti i due narratori esterni, alter ego di Bianca e Federico – Laura Mastromarino e Antonello Romano – funzionali nel creare attesa e dare “respiro” ai due amanti, con una personalità, una grinta e una tenuta scenica che non sono passate inosservate. Davvero molto brava la danzatrice Giorgia Mazzola che ha da sola coreografato meravigliosamente le danze, creando raccordi con la narrazione e interagendo con gli attori, divenendo essa stessa parte integrante della storia e del successo della rappresentazione.
Ed infine loro: Federico II (Michelangelo Dionisio) e Bianca Lancia interpretata dalla quindicenne Emanuela Capozzi promossa a pieni voti al suo esordio… Una interpretazione da brivido e una bravura da Oscar! Perfetta in tutto: nei toni, nella gestualità, nella mimica, nelle movenze oltre che bellissima ed elegante nel regale costume scelto per l’occasione, con la corona realizzata dall’artista Lea Gallizzi ed il mantello confezionato da Raffaella Giorgio. Emanuela – vibrante, appassionata, spontanea, interamente nel personaggio – con tutta la freschezza dei suoi anni ha trascinato gli spettatori nei paesaggi storici evocati da Susanna De Mattia e consentito ai presenti di cogliere la bellezza dell’opera, esaltandone l’accurata drammaturgia ed emozionando tutti. Federico II – figura che forse avrebbe richiesto un interprete più maturo per meglio apprezzare l’intensità dei sentimenti di gelosia, rabbia e disperata solitudine dell’imperatore – ha indotto Michelangelo Dionisio a “vestire” i regali panni di un uomo di potere, duro, spietato ed a tratti scostante. Non è un caso che il giovane attore abbia brillato nelle scene d’amore in cui dominavano la tenerezza e la dolcezza più consone alla sua età e sensibilità… Una scommessa comunque vincente quella di affidare ad attori così giovani ed acerbi due ruoli tanto importanti, realizzando una kermesse che potrebbe sfiorare l’eccellenza con piccoli accorgimenti: maggior cura nelle scelte musicali, una più confortevole location – davvero brutto ritrovarsi come sfondo il muro imbrattato di Piazza Pertini – meno chiasso (i bambini scorazzavano ovunque urlando), luci soffuse per “giocare” con effetti ed ombre e per il pubblico “sedute” meno scomode del duro cemento e più numerose.
Hanno collaborato alla rappresentazione splendidamente illustrata da Rosianna Carucci, la direttrice di scena, Federica Donata Bradascio. il direttore tecnico Mattia Leonardo Angelillo e i tecnici, Simone e Andrea Cantore.
Ben tre le fotografe – Ilaria D’Onghia, Lucia Ponte e Carlotta Stea e una truccatrice, Floranna D’Onghia.
Chiuso metaforicamente il sipario sul teatro in entrambe le serate Gegè ed Elio hanno introdotto le danze e le coreografie dell’Accademia di ballo “Bailemos”. Bravissimi i ballerini ed i maestri che con loro hanno danzato su una pavimentazione non sempre adatta. Per Antonio Laterza l’ennesima conferma che la danza è vita e coinvolge tutti, anche coloro che non osano o non sanno muovere un passo ma che con un po’ di coraggio e impegno potrebbero stupire e liberare quelle emozioni intrappolate dentro il corpo. Un sincero grazie da Teatralmente Gioia e Bailemos al dirigente della Losapio – S.F. Neri prof. Vincenzo Stea che ha permesso loro i cambi d’abito nell’androne della scuola. Piccoli, importantissimi aiuti per nulla scontati per la buona riuscita di un evento da non far mai mancare, insieme ai ringraziamenti d’obbligo verso chi – con totale gratuità – ha contribuito al suo successo, magari anche scrivendone su testate locali. [Foto Mario Di Giuseppe]
Nel ringraziare la Redazione delle belle parole espresse per la messa in scena di “Carpe Sidera” ho un paio di considerazioni da esprimere come Regista. Teatralmente Gioia aps e altre realtà associative presenti nei giorni 3 e 4 agosto che hanno preceduto il Palio delle Botti non hanno avuto la visibilità che meritavano. Premetto che tutti noi abbiamo partecipato perché riteniamo importante una collaborazione di tutti per la riuscita di un evento come il Palio, ma nessuno di noi è stato citato nel comunicato stampa (tra l’altro sbagliando anche le date) e tanto meno ci sono stati ringraziamenti. Ma non importa, ho potuto testare che nonostante tutto abbiamo avuto una bella partecipazione di pubblico, tra l’altro sono venuti anche da fuori e se permettete proprio per venire a vedere “Carpe Sidera”. Naturalmente la nostra partecipazione, come quella di qualcun altro, purtroppo non di tutti, è stata totalmente gratuita, tutto questo perché abbiamo ritenuto che era importante essere parte integrante di un progetto che va’ ben oltre ai personalismi. Ringrazio personalmente, ma credo anche a nome della Associazione, il quartiere Rinascita che ha contattato la Compagnia per questa Collaborazione, nella speranza che tale collaborazione prosegua nel migliore dei modi.