Politica

Ennesimo rimpasto in Giunta. A quale prezzo?

Come “distruggere” tre anni di lavoro, per soddisfare “voglie” e brame politiche di personaggi in cerca d’autore e visibilità. Questa in sintesi la tragi-commedia che in queste ore si sta consumando nel Palazzo, sempre più “teatro” istituzionale di giochi di potere.

Una tragedia più volte annunciata e scongiurata, in quanto l’assessorato preso di mira dava punti e visibilità difficilmente “oscurabili”, nonostante le manovre visibili ad occhio nudo di chi non esitava a denigrare l’altrui operato, temendo che fosse messa a rischio la propria di poltrona… Mors tua, vita mea!

gallo - mastrangelo

Se la presenza di due assessori della Lega è legittimata dal voto, quella di una presidenza del Consiglio e di un assessorato che molto meno hanno contribuito alla vittoria, per logica, sarebbero state a rischio.

Invece no! Le logiche dei numeri – quando non conviene – in politica contano poco, ben altro peso hanno le “moine” di dolci fanciulle molto silenti in Consiglio, ma che evidentemente hanno ben altre qualità e sono più che eloquenti in altri contesti. Sia ben chiaro, nulla contro le legittime aspirazioni dei giovani, in particolare se disoccupati e quindi da incoraggiare, ma la Politica, dovremmo ricordarlo sempre loro, è prima di tutto passione ed impegno, formazione e ascolto, nel momento in cui diventa “mestiere” perde la maiuscola e diventa un macchiavellico fine da raggiungere con qualunque mezzo, per cui affidare importanti cariche assessorili senza che sia stata maturata la benché minima competenza, gravando e confidando sulla buona volontà degli uffici cui toccherà anche colmare lacune politiche, è pura follia e ci stupisce che il sindaco Mastrangelo, persona seria e ponderata, ceda a quello che pare un vero e proprio “ricatto” politico e che i restanti assessori – l’eccezione l’abbiamo evidenziata – tacciano ed acconsentano.

Non è difficile intuire quali derive vivrà la città… Si navigherà a vista fino alle prossime elezioni “campando” di rendita su quanto già fatto, stabilizzazioni incluse, progetti importanti avviati e regolamenti stesi, per poi elargire contentini magari con selfie e videoclip, tante feste danzanti in piazza e distraendo dai veri problemi tutti coloro che di problemi non ne hanno ancora.

Mastrangelo - sindaco

La politica è altro. È competenza. È sacrificio. È abnegazione. È servizio. La vogliamo trasformare in karaoke?

Un’ultima riflessione, sempre rivolta al sindaco nei cui panni, sinceramente non vorremmo trovarci in questo momento. La storia ci insegna che scoprendosi le spalle, esponendo il fianco, si aprono le porte alle idi di marzo e riporre fiducia anche in figliastri e fratelli potrebbe non essere saggio. Si rischia di mettere a repentaglio il tanto già fatto e soprattutto i milioni di appalti in arrivo, che di appetiti ne scateneranno non pochi, tanto da far sorgere istinti cannibaleschi. A livello nazionale Giuseppe Conte docet!

Meglio tenersi stretti coloro che per valori non sanno tradire, e non dover scendere a compromessi e ritrovarsi a doverlo fare ancora ed ancora, ad ogni piccio e capriccio. Quel che oggi potrebbe apparire “conveniente”, ovvero far entrare in consiglio una nuova promessa delusa tre anni fa e rinfrescare l’età media della Giunta, potrebbe rivelarsi un pericoloso boomerang.

Ed è un consiglio disinteressato, che viene da chi non ha davvero nulla a che “spartire” o da guadagnarci. Guardi la città, legga sui volti e ascolti la gente, le manovre tra le associazioni… new entry in particolare, e tragga le conclusioni. Osservi soprattutto chi le è più vicino, leggendo al di là delle ipocrisie o delle convenienze… Scoprirà che non è tutto oro quel che luccica e dietro un accattivante sorriso potrebbe esserci, nella migliore delle ipotesi il nulla, nella peggiore un coltello tra i denti.

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