“GRIDAS – L’utopia di Felice Pignataro” a Gioia del Colle
L’Associazione culturale Lavori in Corso è lieta di iniziare il nuovo anno con un appuntamento sentito: “GRIDAS – L’utopia di Felice Pignataro”.
Dopo 26 anni dalla prima esperienza muralistica di Felice Pignataro su Gioia del Colle, mercoledì 03 gennaio alle ore 19:30 Spazio25 (Piazza XX Settembre n.19) ospita Mirella La Magna e Martina Pignataro, rispettivamente moglie e figlia del compianto Felice, e cuore pulsante del GRIDAS, Gruppo di Risveglio dal Sonno.
Felice nasce a Roma nel 1940, cresce a Mola di Bari e appena diciottenne si trasferisce a Napoli per avviare i suoi studi prima in Architettura e poi in Teologia. Nel 1967, assieme alla compagna Mirella La Magna si dedica alla conduzione di una “controscuola” per i bambini delle baracche del campo A.R.A.R di Poggioreale. Nel 1981 fonda l’associazione GRIDAS (gruppo risveglio dal sonno) con cui mette a disposizione degli “ultimi” le sue capacità artistiche e culturali per stimolare un risveglio delle coscienze e una partecipazione attiva al miglioramento della società.
Da allora più di 200 di murales realizzati soprattutto con le scuole e con le associazioni, disseminati per l’Italia che hanno portato Felice a ricevere la definizione di “muralista più prolifico del mondo” da parte dello storico dell’arte E. H. Gombrich.
Immagini chiare, comprensibili da tutti, voci della protesta. La pace, la guerra, le ingiustizie del mondo.
Ricorderemo Felice con Mirella e Martina Pignataro, che dopo la sua morte nel 2004 hanno continuato il percorso del GRIDAS all’insegna del risveglio delle coscienze, con la visione del documentario “Felice!” di Matteo Antonelli e Rosaria Désirée Klain, incredibile testimonianza della grandezza umana e artistica del Pignataro e ripercorrendo le tracce di Felice, resilienti su Gioia del Colle.
Dal 1997 al 1999 sono stati dipinti “La corsa dell’umanità (in bicicletta) verso la fratellanza”, “Mural” al centro Tonino Bello, “Diritti dei minori”, e “I prodotti locali e le loro produzioni”. Di questi solo l’ultimo ha ricevuto un recupero parziale ed è liberamente fruibile dalla comunità, mentre i primi due sono andati persi (distrutti).
Ingresso gratuito, modera Gaia Redavid (Storia dell’Arte, Sapienza Università di Roma; Redazione Exibart).
Per info: contatti.lavorincorso@gmail.com.