Zona Rossini nel caos – non solo allagamenti e condotte fognarie bucate/foto
Tantissimi i disagi vissuti ancora oggi dai residenti nelle strade nei paraggi del Teatro Rossini, oggetto di ripavimentazione sotto le piogge torrenziali dei giorni scorsi. Eventi metereologici “prevedibili” che hanno messo a dura prova la pazienza dei poveretti, costretti a spostarsi dragando pozzetti, assi di legno e gradini di fortuna e rischiando seriamente di farsi anche male.
Il problema in tempo reale è stato sottoposto sia al sindaco Mastrangelo che all’ingegner Del Vecchio, con anche l’interessamento di un assessore che ha usato le sue conoscenze – testuali parole di un residente – per far intervenire i tecnici dell’Aqp, a conferma che le stesse istituzioni non riescono a garantire ai cittadini il rispetto dei diritti e delle norme minime di igiene pubblica attraverso canali ufficiali e nel rispetto delle leggi, senza dover ricorrere alle tanto deprecabili raccomandazioni, in assenza delle quali si resta letteralmente nella m… da. Un esempio edificante che la politica non dovrebbe assolutamente dare.
“Ma è normale – denuncia il residente – che pur essendoci allerta meteo e previsioni di piogge torrenziali la ditta non prenda provvedimenti minimi per consentire a noi residenti di rientrare in casa? Non è colpa degli operai, sballottati a destra e a manca, ma di una progettazione approssimativa e del mancato controllo dello stato dei lavori da parte dell’Ufficio tecnico che grazie agli stessi riceve incentivi. Le strade sono diventate fiumi perché non è stato fatto il massetto dopo aver asportato le chianche e l’asfalto. Sono rimasti trenta centimetri di vuoto, con pozzetti a vista e tubi rotti. In questa occasione abbiamo scoperto che l’Acquedotto Pugliese che doveva rimuovere i sottoservizi e riparare le condotte idriche e fognarie vecchie, arrugginite e bucate prima di ripristinare la pavimentazione non aveva seguito nessuna conferenza dei servizi, per non parlare dei danni causati dalle ruspe alle valvole. E nessuno che sia venuto a supervisionare i lavori…”.
Progetti milionari gestiti, come spesso accade, con approssimazione e senza controlli, salvo poi dare addosso a chi osa denunciare. Quando si porrà rimedio a questo malaffare? Per quanto sopra, chi pagherà i danni procurati agli immobili dei residenti da questi lavori, e dai mancati interventi per evitare i disagi a cui sono stati sottoposti oltre all’umidità procurata dagli allagamenti?
Domande a cui nessuno dei responsabili delle imprese e degli enti preposti hanno ad oggi risposto. Ma c’è di più. Secondo alcuni residenti la situazione in questi giorni è peggiorata. Secondo loro “sarebbe doveroso un “RINGRAZIAMENTO” ai responsabili della ditta…, all’Uff. Tecnico, per la supervisione dei lavori, che nel frattempo sono stati sospesi in questa zona in quanto alcuni operai sono stati dirottati presso il cantiere in Piazza Plebiscito. Piazza dove non abita nessuno ma accelerano i lavori, mentre nel Centro storico siamo ridotti come quelli che abitano sulle palafitte. Tanto, noi siamo quelli che pagano sempre, siamo considerati i soliti cittadini di serie B”!