CronacaRegione

Anonimi imbrattano la bacheca di FdI con scritte antifasciste

Anche a Gioia si registrano anonime e notturne manifestazioni  contro il fascismo, espresse in  nere e grondanti  scritte vergate sulla bacheca di corso Garibaldi contenente il manifesto della festa tricolore del circolo di Fratelli d’Italia dello scorso settembre con l’immagine di Giorgia Meloni.

Le scritte sono state rinvenute mercoledì 13 novembre, accendendo come pece gli animi della destra, a soli quattro giorni dagli scontri tra l’estrema destra di CasaPound e della cosiddetta Rete dei Patrioti, schierati dietro al loro striscione con la scritta “Riprendiamoci Bologna”. E i cortei organizzati da Cgil, Anpi, studenti, collettivi e anarchici, per dire “no” ai movimenti neofascisti in città. Il bilancio  bolognese è tristemente noto: tre agenti feriti e alcuni manifestanti contusi a causa della presenza di alcune centinaia di militanti di estrema destra intenzionati a occupare piazza XX Settembre con una manifestazione per la sicurezza nella zona della stazione mai arrivati a destinazione. La piazza è stata infatti occupata dalle famiglie bolognesi e per tutto il giorno hanno sfilato cortei contro i “fascisti del terzo millennio”.

“Non entro nel merito del gesto che non ci appartiene né fa parte del nostro modo di fare politica sul territorio. Chi ci conosce – precisa dal suo profilo face book il consigliere Francesco Paolo Resta, già segretario della locale sezione di Fratelli d’Italia – sa bene i modi e i toni che utilizziamo nel confronto politico al quale non ci siamo mai sottratti, anzi, siamo stati i primi ad aprire alla sinistra ogni tipo di dibattito o confronto.  Spiace constatare il mancato dissenso o vicinanza delle forze politiche di opposizione, ma sono certo che nulla ha a che fare con queste bassezze perché il dibattito politico, seppur acceso, ha sempre mantenuto livelli di cordialità e rispetto, ma non possiamo sottovalutare il gesto di oggi.”

Dall’atto vandalico si è passati a una disamina politica sull’Europa per concludere affermando che “questa non è politica tantomeno un modo per difendere l’interesse nazionale, ma solo una manifestazione di livore politico e ideologico. Questi comportamenti non ci appartengono e non vogliamo far parte di questo modo di fare politica, motivo per il quale continueremo a combattere tutto questo sempre per il bene della nostra città!”

Sarà un caso, ma proprio Il 13 novembre del 1919, a Lodi si verificano gravissimi incidenti in occasione di un comizio fascista al teatro cittadino Gaffurio: Alcuni manifestanti attaccarono il teatro, scagliandosi contro il palco, per impedire il comizio. Alcuni fascisti risposero esplodendo colpi di pistola, che provocarono un morto ed alcuni feriti. Il gruppo fascista venne arrestato dalla forza pubblica.

 

La condanna del PD locale

“Il PD di Gioia del Colle condanna fermamente gli atti vandalici contro il manifesto della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

In seguito all’atto vandalico che ha deturpato un manifesto della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il PD di Gioia del Colle intende esprimere una netta e chiara dissociazione da tali forme di inciviltà. La nostra comunità politica respinge ogni forma di violenza e vandalismo come modalità di espressione politica, ritenendo che il confronto e il dibattito siano il fondamento imprescindibile della nostra democrazia.

Accuse o etichette politiche, come quelle di “fascismo” o “estremismo”, devono essere discusse all’interno delle sedi democratiche opportune e con gli strumenti della dialettica e del rispetto. Anche se ci troviamo spesso in forte contrapposizione ideologica con i partiti di destra, il nostro impegno è quello di portare avanti il confronto politico basato sulle idee, mantenendo fermo il rispetto per ogni avversario politico.

Condanniamo quindi ogni gesto che tenti di minare la dignità della politica e auspichiamo che la nostra comunità possa sempre sostenere un dialogo rispettoso e costruttivo per il bene di tutti”.

PD Gioia del Colle

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