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“Canti al Crepuscolo” di Anna Cellaro al Circolo Unione

“Sono il vento /tra i cumuli di ginestra sinuosi. Sono l’acqua contro le mille spighe di giugno. /Sono il tempo dell’assenza: /l’innesto euritmico /di quel bacio nell’orecchio.”

Il 15 giugno il Circolo Unione ospiterà la poetessa Anna Cellaro, autrice della silloge “Canti al Crepuscolo” [GCL ed. 2024], segnalata al Premio Mario Luzi e inserita nel programma del Libro Possibile di Polignano. Dialogheranno con l’autrice il poeta e critico Cosimo Rodia e Dalila Bellacicco. A scandire con interludi musicali a tema l’incontro, i Maestri Ilaria Stoppini al flauto e Nanni Chiapparino al pianoforte.

Leggeranno le poesie l’attore Erick Bronze insieme a Anna Malizia, Ester Abrusci, Juanita Miccolis, Delia Petragallo e la poetessa Teresa Lomastro.

Una sorpresa, una vera “perla artistica” sarà svelata nel corso della serata organizzata dal presidente del Circolo Romolo Di Brino e dai soci tutti, che si preannuncia densa di emozioni.

Nella prefazione della silloge Cecilia Pignataro traccia un cammeo di rara bellezza sulla poetica e sulla poetessa che la esprime…

“Il cammino di ricerca di Anna Cellaro in questa silloge è sussultorio: inattese salite e ripide discese, baluginii improvvisi e repentini blackout. “Sono l’orlo sfavillante /di quella nuvola davanti al sole/ ora che si fa sera con il tempo del mare.” In un altro componimento La risacca che muore in gola si contrappone al Randagio il cielo. […] Nulla viene risparmiato dal graffio audace di Cellaro. Le radiazioni x e γ che si infrangono sullo scoglio nel tentativo di frantumarlo e la corrente che entra nelle vene. Nemmeno gli effetti devastanti della cura sono taciuti: “Sono sfiorita nella stagione secca…i desideri volati.” La brevitas fulminante di questi scritti, frutto di un empito inderogabile e di un’urgenza assillante, è, tuttavia, il risultato della lima. Ogni singola scelta lessicale rivela un meticoloso setaccio e una quête musicale.”

Anna Cellaro nata a Castellaneta vive e risiede a Laterza. È avvocato iscritta presso l’Ordine degli avvocati di Taranto. Suo nonno paterno Oronzo, al fianco del Paletnologo, prof. Biancofiore, le ha trasmesso la passione per il suo territorio che non manca di evocare nei suoi scritti. Ha affinato la sua scrittura poetica seguendo i laboratori del prof. Daniele Giancane.

Ha pubblicato la silloge “Il salice del borgo antico” nel 2023; Haiku-ra nel 2023 ed è presente in antologie di poeti contemporanei e in periodici culturali.

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