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“Emersi – Culture della superficie”/ Festival di arti performative e talenti emergenti

di Paolo Gatti

Un evento unico quanto particolare ha costellato l’estate gioiese 2023, debuttando in tre serate dall’8 al 10 settembre. Dall’ideazione e progettazione dell’Associazione culturale B-Ped, con la collaborazione di Aps Remi e con il patrocinio della Federazione Italiana Teatro Amatori è nato Emersi – culture della superficie, il primo mini-festival di arti performativa nel nostro paese, un progetto che vuole andare ad agire attraverso la cultura sulle complessità e le difficoltà di quei luoghi in Italia, come Gioia del Colle, che sono pregni di storia e di arte, ma che purtroppo stanno vivendo negli ultimi anni un lento spopolamento a causa di fattori economici e di carenza di opportunità per i giovani.

L’iniziativa è parte di un progetto di festival più ampio, UFU, il quale è stato selezionato per l’iniziativa “Colloqui Internazionali di Toscana – The Truth about Economy 2022” promosso da Fondazione Giacomo Feltrinelli, Regione Toscana e Scuola Normale Superiore di Pisa, come idea innovativa e proposta di buona pratica sostenibile nel settore culturale, per lo sviluppo del territorio e lo sviluppo socio-economico.

Emersi si propone di creare, definendo una linea artistica e organizzativa partecipata con le realtà associative e le attività del territorio coinvolto, un’offerta culturale che possa essere significativa per i residenti, specie per quelli compresi nella fascia d’età tra i 20 e i 30 anni.

Gli obiettivi di questo festival sono stati molteplici. La valorizzazione del territorio di Gioia del Colle grazie ad una forte connessione con il territorio ospitante; la ripopolazione e rigenerazione dei luoghi urbani (in particolare l’anfiteatro dell’ex campo sportivo in Via Sandro Pertini, luogo principale dell’evento); una riflessione sulle tematiche ambientali e sociali di interesse per il territorio; il focus sull’impatto del cambiamento climatico e dei cambiamenti delle dinamiche sociali sulla popolazione, sulle attività lavorative, sul mondo della produzione e promozione culturale ed ovviamente la sostenibilità, in quanto tutte le attività principali e collaterali del Festival rispetteranno politiche di sostenibilità economica, ambientale e sociale.

Entrando nel dettaglio delle tre serate che hanno impreziosito il mini-festival, l’8 settembre era dedicato alla performance “In bici con la Sciura”: Una Sciura milanese si è persa per Gioia del Colle in sella alla sua bicicletta e ha bisogno di compagnia per ritrovare sé stessa tra le strade del paese.

In un’innovativa esperienza teatrale itinerante, attraverso luoghi della nostra città che la quotidianità rischia di dare per scontati, l’artista gioiese Angelica Squicciarini ha accompagnato i partecipanti alla scoperta della storia della sua Sciura, con cui da qualche tempo affronta il tema dell’Alzheimer. Il percorso in bicicletta è stato diviso in quattro tappe che sono state l’occasione per vivere una fase di questa terribile patologia narrata in chiave ironica e colorata.

Nella serata del 9 settembre, lo spettacolo “Pangea”, tratto da un testo di Eliana Rotella (vincitrice della Biennale di Venezia Autori 2023), ha visto alternarsi tre performance di danza legate da un testo che ha come tematica principale il rapporto tra corpo e terra. Un racconto viscerale, rappresentativo per una comunità come quella di Gioia del Colle la cui cultura ha ancora oggi un profondo legame con il territorio in cui vive. Con la partecipazione della Compagnia Albatros/Voluptas di Milano, in scena con “Albatros”; Julya Ridzyk, coreografa italo-polacca, in scena con “Blizny” e Francesca Capurso, danzatrice di Gioia del Colle.

“QUALCUNO CON CUI PARLARE… QUALCUNO DA POTER ASCOLTARE”

A concludere questo speciale festival, il 10 settembre, è stato il concerto “Qualcuno con cui parlare… qualcuno da poter ascoltare”: Un momento di celebrazione comunitaria musicale, tra brani della musica pop più amata del momento e più sofisticati classici jazz suonati al pianoforte, talentuosi musicisti del territorio e reading accompagnati da una ritmata chitarra acustica. Con la partecipazione del bitontino Costantino Carrara, pianista e compositore con oltre 700.000 follower del suo progetto musicale partito da YouTube nel 2011 che lo ha portato a condurre un tour in Cina nel 2019 a soli 23 anni; Il bolognese Alberto Guidetti, Bebo della band Lo Stato Sociale.

Inoltre, ad arricchire il festival, ci sono stati due laboratori: Over la critica e Pangea. Nell’ottica di un festival completamente incentrato sulle tematiche che premono la Generazione Z, con artisti e staff di giovanissimi, “Emersi” ha voluto incontrare la Generazione degli Over dedicandogli un posto in prima fila, letteralmente.

Tramite Over la critica, hanno dato vita ad un laboratorio di critica per i più adulti ma gestito dai più giovani, così da sapere cosa ne pensa il pubblico over di un progetto come “Emersi”.

Per questo motivo per un totale complessivo di 5 giorni, dal 7 all’11 settembre, per un’ora e mezza al giorno, due membri dello staff di “Emersi”, Johnny Shock e Max Americo Lippolis, davanti ad un caffè pomeridiano hanno parlato di come è nato l’evento, quali sono le tematiche coinvolte e di come scriverne, raccogliendo le voci degli spettatori in un dialogo diretto e aperto al confronto.

PANGEA

Il secondo laboratorio, Pangea, ha come obbiettivo la creazione di uno spazio sicuro di sperimentazione per tutte le partecipanti. Partendo dal testo Pangea dell’autrice Eliana Rotella, sono state proposte delle pratiche che vedranno le partecipanti utilizzare e scoprire il proprio corpo, il proprio modo di muoversi, la propria voce, la relazione con l’altro. Il laboratorio è stato tenuto da Manuela V. Colacicco e il duo artististico Casagrande-Giorgini.

Elementi essenziali di questo festival sono state le associazioni B-Ped e Remi.

B-Ped nasce nel 2022 dalla volontà di 13 artisti emergenti provenienti da tutta Italia, come associazione culturale che opera nell’ambito delle arti performative. La presidente, Manuela V. Colacicco, classe ‘99, si diploma in danza e coreografia contemporanea alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi nel 2021 e prosegue gli studi frequentando il master internazionale in Performing Arts Management dell’Accademia alla Scala di Milano. Esordisce come coreografa con “Entanglement” e va in scena in realtà di Festival tra cui Ipercorpo (Forlì), TAZ (Milano), Pacta dei Teatri (Milano), MORSI (Milano), fino ad essere scelta come opening performance di “The world of Vogue talents” della Milano Fashion week 2021. Oltre alla creazione come coreografa indipendente, assiste alla corografia Elie Tass per Teatro Triennale Milano in Ostinato (2022). Nel 2022 fonda l’associazione culturale B-ped che raccoglie artisti emergenti della scena italiana, di cui è attualmente responsabile dell’amministrazione e della progettazione artistica. Collabora a progetti sul territorio nazionale e internazionale, come progetto YPAL con La Comedie di Reims (Francia), AnthroDay dell’università Bicocca di Milano, progetti di inclusione come Let me Come Home per il Parlamento Europeo in occasione del Pride Month 2022 di Milano. Prosegue il suo percorso in realtà istituzionali quali il Teatro dell’Opera di Roma come assistente della direttrice del Corpo di Ballo, Eleonora Abbagnato, e il Palau de Les Arts di Valencia, nel dipartimento di Educazione e Drammaturgia. Attualmente si interessa e si occupa di ricerca nell’ambito dei nuovi linguaggi della danza contemporanea, di lavoro di produzione per gli artisti emergenti ed è coinvolta nel progetto di ricerca sulle politiche culturali Cultural Policies LAB dell’Accademia Teatro alla Scala in collaborazione con il sovrintendente dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone.

La collaborazione con Remi, acronimo di Rete di Menti Intraprendenti, ha significato dare valore alla collaborazione, allo scambio di idee e di competenze, con un unico obiettivo: fare impresa sul territorio.

A Manuela Colacicco, a Remi Aps, così come a tutti i partecipanti che hanno reso possibile la realizzazione di questo festival, vanno i migliori complimenti da parte di tutta la redazione per quanto sono riusciti, con enorme successo, a compiere nel nostro paese. Proporre al pubblico gioiese le arti performative, e non solo, hanno valorizzato al territorio e dato pregio a questo tipo di arte, colonna portante della cultura italiana.

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